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Come ridare sapore alla carne? SOS carnalità. |
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Come ridare sapore alla carne?
di Michele Radogna
In un famosa opera il poeta inglese Eliot indica gli uomini usando queste parole :’’..carnali come sempre…’’ ¹ ; tuttavia oggi a me sembra che noi stiamo assistendo a un doloroso e tristissimo processo di ‘’ perdita di sapore’’della nostra parte carnale. Tale tesi potrebbe sembrare del tutto fuori tempo, poiché la nostra epoca è l’ epoca dell ‘ edonismo, del sesso facile, insomma sembra l’ epoca in cui finalmente la parte carnale dell’ uomo , liberatasi da ogni peso mortificante, può finalmente esprimersi. Ma allora come è possibile parlare del nostro tempo come il tempo della mortificazione della carne? In altri termini, chi e cosa sta umiliando la carne ? Possiamo dire che i nemici della carne sono 2 . Passo a presentarli.
Il primo nemico, o meglio l’ eterno nemico, è lo spiritualismo ovvero tutte quelle correnti di pensiero per cui la carnalità dell’ uomo è una fonte di male e in quanto tale deve essere repressa . Il maggior rappresentante di tale corrente di pensiero è la versione moralistica del cristianesimo . Tuttavia questo nemico oggi sembra in buona parte sconfitto.
Il secondo nemico si presenta con un volto tanto affascinante e liberante quanto il primo si mostrava con tratti arcigni e asfissianti, infatti oggi è la mentalità dominante. Questo secondo nemico si presenta con il buon volto della libertà sessuale , dei sentimenti facili e fluttuanti , dell’ agire secondo l’ istinto. Egli vede nella sessualità nient’ altro che una valvola di sfogo quasi come un rubinetto da aprire ogni tot. tempo , i sentimenti vanno e vengono ; ma perché mai la carnalità sarebbe tradita da una mentalità che si pone come specifico obiettivo ‘’ lo sfogo degli istinti del corpo’’? Per rispondere occorre fare un passo indietro ed esporre quali concezioni profonde ci sono dietro il modo attuale di considerare la carnalità. Secondo me oggi la concezione del corpo ,implicitamente o esplicitamente, è dominata dall’ idea che noi non siamo altro che un meccanismo ora di istinti sessuali, ora di pulsioni di altro genere, ma sempre e comunque un meccanismo! Ed è nella concezione del corpo come meccanismo il vero tradimento della carne, perché il corpo, la carne, perdono il loro valore misterioso e sacro . Quando uso aggettivi come misterioso e sacro non voglio assolutamente ritornare a concezioni spiritualiste , adopero tali aggettivi in senso laico. Non occorre essere religiosi per riconoscere che le passioni della carne ( gioia , tristezza, istinto sessuale, etc) dicono molto di più di un movimento biologico- neuronale ; ad esempio quale tradimento della carne sarebbe trattare l’ istinto sessuale senza uno ‘’sguardo interrogante’’ verso quelle dinamiche che si scatenano con lo scatenarsi dell’ istinto sessuale : l’ apertura all’ altro, la gioia, l’ offerta , il sacrificio; lo stesso vale per tutte le altre passioni della carne. La carnalità potrà essere salvata soltanto se impareremo a viverla nel profondo , se essa diverrà la ‘’porta d’ ingresso’’ della realtà in noi . Ne guadagneranno la carne e la ragione!
¹T..S. Eliot, Cori della rocca,atto VII.
Egon Schiele, Gli amanti
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Ipse dixit |
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"Un filosofo: un filosofo è un uomo che costantemente vive, vede, sente, intuisce, spera, sogna cose straordinarie; che viene colpito dai suoi propri pensieri come se venissero dall'esterno, da sopra e da sotto, come dalla sua specie di avvenimenti e di fulmini; che forse è lui stesso un temporale gravido di nuovi fulmini; un uomo fatale, intorno al quale sempre rimbomba e rumoreggia e si spalancano abissi e aleggia un'aria sinistra. Un filosofo: ahimè, un essere che spesso fugge da se stesso, ha paura di se stesso - ma che è troppo curioso per non 'tornare a se stesso' ogni volta"
(Friedrich Nietzsche)
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"Io ho un solo amico, è l'eco: e perché è mio amico? Perché io amo il mio dolore e l'eco non me lo toglie. Io ho un solo confidente, è il silenzio della notte. E perché è il mio confidente? Perché il silenzio tace".
(Soren Kierkegaard)
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"Un grande uomo costringe gli altri a spiegarlo"
(Georg Wilhelm Friedrich Hegel)
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"Il mondo non è nè vero nè reale, ma vivente"
(Gilles Deleuze)
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"Strano come, appena pronunciata, una cosa perde il suo valore. Crediamo d'essere scesi sul fondo dell'abisso, ma quando risaliamo, le gocce rimaste sulle pallide punte delle nostre dita, non hanno più nulla del mare da cui provengono. Crediamo d'avere scoperto una fossa piena di tesori meravigliosi, ma, quando risaliamo alla luce, ci accorgiamo di avere con noi solo pietre false e frammenti di vetro. Nella tenebra, intanto, il tesoro continua a brillare, inalterato".
(Maeterlinck)
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Michele Lasala Tube |
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Anticlimacus |
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