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La tolleranza è "oltre i limiti"

LA TOLLERANZA E' "OLTRE I LIMITI"

di Domenico Ruggiero


Qualcosa mi dice che oggi non siamo più in grado di
intendere e di non volere.
In questo mondo di civiltà post-moderna ciò che manca è
la "tolleranza", anche se ciò può sembrare anacronistico.
Infatti, di fronte a qualunque evento fuori della norma siamo 
abituati in questi giorni a sragionare dicendo:
"Cosa vuoi....
lascia andare....
ha bisogno...
non ha bisogno...
in fondo non è poi così grave...
è gravissimo..."
senza distinguere se il malfatto o il malfattore o l'evento
sono di natura oltre i limiti imposti dalla ragione,
... senza distinzione di sorta.
A questo punto occorre proporre un intervento di tipo
ingegneristico, in ogni campo: da quello delle arti a quello
della politica; dalle tasse al malcostume; dalle prigioni 
ai diritti umani.
Non va bene dire: tutto è lecito o tutto non va, come 
oggi si usa fare.
Sarebbe utile istituire, per ogni scala di Valori, un
"range di elasticità", una tolleranza di tipo ingegneristico
con limiti predisposti, oltre i quali non sia possibile andare.
Solo così è possibile lasciare la struttura in equilibrio, 
in termini di stabilità.
Ogni ulteriore trapasso, a destra o sinistra, è sintomo
di pericolo per la vita sociale, o in termini di sperpero 
di risorse o in termini di garanzie per gli individui, 
e quindi va in ogni caso eliminato o estirpato o 
previsto e curato, tralasciando gli interessi personali.
E' inutile dire "non ci avevo pensato", oggi, per arrivare
a non ritrovare più il filo della ragione, domani.
In ogni campo e situazione, l'uomo deve poter essere 
"tollerante" ma non strafottente, sia verso le 
"associazioni" sia verso "i singoli".
Solo così saremo amici del "nostro prossimo", amandone 
i difetti ma non facendoci sopraffare dai suoi "pregi" 
e solo allora la Società umana avrà un lungo periodo
di benessere economico e pace a volontà.


www.domenicoruggiero.it.gg

 
Ipse dixit  
  "Un filosofo: un filosofo è un uomo che costantemente vive, vede, sente, intuisce, spera, sogna cose straordinarie; che viene colpito dai suoi propri pensieri come se venissero dall'esterno, da sopra e da sotto, come dalla sua specie di avvenimenti e di fulmini; che forse è lui stesso un temporale gravido di nuovi fulmini; un uomo fatale, intorno al quale sempre rimbomba e rumoreggia e si spalancano abissi e aleggia un'aria sinistra. Un filosofo: ahimè, un essere che spesso fugge da se stesso, ha paura di se stesso - ma che è troppo curioso per non 'tornare a se stesso' ogni volta" (Friedrich Nietzsche) *** "Io ho un solo amico, è l'eco: e perché è mio amico? Perché io amo il mio dolore e l'eco non me lo toglie. Io ho un solo confidente, è il silenzio della notte. E perché è il mio confidente? Perché il silenzio tace". (Soren Kierkegaard) *** "Un grande uomo costringe gli altri a spiegarlo" (Georg Wilhelm Friedrich Hegel) *** "Il mondo non è nè vero nè reale, ma vivente" (Gilles Deleuze) *** "Strano come, appena pronunciata, una cosa perde il suo valore. Crediamo d'essere scesi sul fondo dell'abisso, ma quando risaliamo, le gocce rimaste sulle pallide punte delle nostre dita, non hanno più nulla del mare da cui provengono. Crediamo d'avere scoperto una fossa piena di tesori meravigliosi, ma, quando risaliamo alla luce, ci accorgiamo di avere con noi solo pietre false e frammenti di vetro. Nella tenebra, intanto, il tesoro continua a brillare, inalterato". (Maeterlinck)  
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