Parole in ombra
(a cura di Michele Lasala)
Avere quarant'anni
Avere quarant'anni
e non aver compreso
il piano scosceso
della mia vita.
Guardare una fotografia
di me bambino
e stupirmi di esserlo stato.
Avere quarant'anni
e svegliarsi al mattino
col rammarico del sonno finito.
Muovermi in uno spazio
senza mai un punto da cui partire.
Ne uno in cui ritornare.
Esser in grado
di arrivare in qualunque posto
e non essere mai da nessuna parte.
Avere quarant'anni
e scoprire di aver imparato bene
i trucchi del sopravvivere,
le abilità verbali,
come scrivere curriculum,
come usare un microscopio,
come spedire raccomandate,
come fare una tessera al supermercato.
E scoprire che di una carezza
non ho nessuna perizia.
E di un gesto di amore per me,la benchè minima idea.
Avere quarant'anni
e sentirsi terribilmente in colpa
per averli vissuti.
E non sapere bene mai
a chi chiedere scusa per questo.
(Giuseppe)
Alberto Sughi, Uomo sdraiato (1960)
***
Insaguinato cuore
Insanguinato cuore
che batte l'ansia inutile
dei vuoti giorni.
Attesa di qualcosa che non verrà,
attesa dell'amore che non ci sarà,
attesa di sorrisi bugiardi.
Fumosi e spenti giorni,
false e mute allegrie.
Pigri sguardi, stanchi di cercare;
occhi bucati e lacerati
dal troppo guardare.
(Giulia)
Edward Hopper, Automat (1927)
***
Un tiepido mattino
Un lampo
di fosforo clemente
ha tagliato il mio sguardo
in un tiepido mattino.
Attraverso il giorno che sbadiglia,
o si affanna inquieto
inciampando su se stesso.
Mi accompagno
ai mille temporali
che mi son piovuti dentro e,
per la prima volta,
sorrido sereno
all'invadente incertezza del domani.
(Giuseppe)
***
Persistenza
A te i miei occhi non chiedono che
il sorriso d'un tempo.
Nei prati vedo appassire il fiordaliso,
altro non chiede che la luce
delle pupille tue sempre altrove.
Guarda il colore pallido dei petali tristi,
e ascolta il suono debole della campana.
Le cose han perduto le forze,
a me non interessano più.
I mandorli son fioriti,
le nubi scorrono lente nei cieli d'aprile,
però il mio cuore ha un sussulto non già per loro
ma al suono del tuo nome nell'aria primaverile
(Giulia)
***
Riflessi
Sono uno specchio impolverato
in una stanza dimenticata.
Non so da quale fessura la vita si sia creata
uno spiraglio-varco illuminato.
Non colgo il senso stremato
di questo fascio di luce passeggero e illusorio
nel mio orizzonte tramontato.
In me si è specchiata.
Nella mia incrinatura insanguinata.
Ne rimandavo un sorriso scomposto.
Il riflesso di ciò che è stato.
Poi
sbriciolandomi,
mi ha attraversato.
(Giuseppe)
Mario Sironi, Uomo seduto
vedi anche
Pensiero come potenza
Poesie di Domenico Ruggiero
Poesie di Fabio Squeo
Le parole silenti di Dio
Referenze fotografiche:
www.pinacotecamarsala.it